Giovanni Anselmo è nato a Borgofranco D’Ivrea (IT) nel 1934. È venuto a mancare nel 2023 a Torino (IT).

Giovanni Anselmo è considerato uno degli artisti leggendari che ha fondato il movimento Arte Povera, così nominato da Germano Celant nel 1967.

La ricerca artistica di Anselmo si basa sull’utilizzo di diversi materiali e sulla possibilità di suggerire attraverso di essi energie fisiche e immateriali che animano l’opera d’arte. L’artista lavora sulla combinazione di materiali di diversa natura, i quali a seconda delle caratteristiche possono entrare in dialogo o in conflitto gli uni con gli altri, generando una tensione tra il lavoro e lo spazio circostante. Organico ed inorganico, naturale e tecnologico, caldo e freddo, leggerezza e pesantezza sono solo alcune delle coppie dialettiche sulle quali l’artista lavora; la convivenza e la riconciliazione di materiali e fenomeni opposti si estende anche sul piano concettuale, dove Anselmo indaga la relazione tra finito e infinito, visibile e invisibile.

Giovanni Anselmo crede nel visibile della materia e nell’energia invisibile presente nell’opera che si manifesta attraverso gli effetti della sua azione. Secondo l’artista, infatti “la maggior parte della realtà è invisibile ma sono le cose visibili che ci danno la possibilità di dedurre l’invisibile”. Tutto questo, da un punto di vista formale si traduce in gesti di estremo rigore e semplicità.