alfonso artiaco
alfonso artiaco
fondata nel 1986

statement


Al centro del lavoro di Liam Gillick (1964 Aylesbury, GB) troviamo un insieme complesso di temi estremamente attuali e profondamente correlati: il rapporto con lo spazio - inteso non solo come spazio fisico ma anche come spazio politico, sociale ed economico - il ruolo centrale dello spettatore come agente e produttore di significato, il mondo della comunicazione e le relazioni tra economia, arte e istituzioni del tardo capitalismo.

Fin dall'inizio Gillick ha posto al centro del suo lavoro il dialogo con lo spettatore, attraverso la creazione di situazioni - sia formali che performative – nei quali alcuni parametri legati alla fruizione dell'arte, al funzionamento delle istituzioni preposte per essa, alla creazione e trasmissione del concetto di valore - sono criticamente messi in discussione.

Gillick ha una pratica molto diversificata che include lavori pubblici su larga scala, collaborazioni, grafiche e scrittura. Questa diversità è in costante tensione con il suo impegno per una forma contemporanea di astrazione. Le strutture geometriche modulari, spesso realizzate in plexiglas e alluminio, alludono a precedenti movimenti di design progressivo come De Stijl e a riferimenti espliciti all'estetica del design modernista. I titoli alludono a pratiche discorsive e spesso designano spazi in cui tali idee possono essere considerate e reimmaginate. Con queste opere Gillick fa anche esplicito riferimento alla tradizione della scultura minimalista - soprattutto alle forme pure, ai materiali e ai procedimenti industriali utilizzati dall'artista americano Donald Judd e Sol LeWitt - ma lui include al loro interno la consapevolezza di come le potenzialità dell'estetica minimalista sia stata assorbita e neutralizzata dall'architettura aziendale contemporanea e dalle strutture di intrattenimento.

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