Melissa Kretschmer è nata nel 1962, a Santa Monica (California). Vive e lavora a New York.
I lavori di Melissa Kretschmer esistono nel punto d’incontro tra la scultura e la pittura, dove l’interazione degli elementi dei lavori consente loro di esistere sia un piano e uno spazio tutti insieme. Sono opere focalizzate tanto sull’interno quanto sulla superficie e il supporto. Con un’ampia varietà di materiali utilizzati, il lavoro della Kretschmer riconfigura i confini predefiniti del dipinto.
I suoi “scavi” o esposizioni progressive degli strati sottostanti il substrato di compensato che costituisce il lavoro, vengono combinati con interventi di colore e struttura e sembrano esporre una profondità ben al di sotto rispetto alla superficie del muro sul quale vengono poggiati. Questi lavori si trovano ad esistere da qualche parte tra il dipinto e la scultura, dove gli aspetti di ciascuna tecnica rivelano di essere intrinsecamente legati: il piano e la profondità, il colore e la materia, la trasparenza/traslucidità e l’opacità; la luce e l’ombra.
Partendo dal compensato, che funge per lei da tavolozza, vengono sovrapposti strati di pergamena, gesso, tempera, cera d’api e grafite, l’artista introduce la segatura e il taglio come mezzo per disegnare e scolpire. Questi vari strati si costituiscono con la sovrapposizione di fogli di pergamena lavati con gesso al latte per ottenere una superficie delicata e traslucida. Melissa Kretschmer non si sente mai pienamente soddisfatta o convinta dalla semplice dicotomia di “superficie e supporto”. Ha sempre sentito la presenza di qualcosa di più, come se l’esperienza artistica fosse potenzialmente sempre più complessa di quello che inizialmente ci appare. C’è una profondità letterale e fisica nel dipinto che inevitabilmente accentua ancora di più la già percepita profondità. “Ciò che succede sulla superficie comincia dal suo interno”.