Wolfgang Laib è nato a Metzinger nel 1950. Attualmente vive e lavora in un piccolo villaggio nel sud della Germania, in India del sud e a New York.
Il lavoro di Wolfgang Laib è profondamente connesso con le sue esperienze di vita all’India e al Sudest Asiatico, dove viaggia da quando era un bambino con la sua famiglia.
I materiali e i processi con i quali lavora Laib portano con sé sempre singolare semplicità, purezza, calma e concentrazione. Il suo lavoro è caratterizzato da una costante continuità: serie regolari di ripetuti processi, portati a termine collezionando e utilizzando sempre elementi basici ed essenziali quasi il latte, il polline, la cerca, il riso e il mare, vengono predisposti ed utilizzati dall’artista in modo da aumentare nello spettatore la consapevolezza della transitorietà dei fenomeni e per incoraggiarne la ricerca mentale della serenità così come la singolare propensione umana verso la trascendentalità. L’artista da voce al concetto spirituale dell’infinito attraverso una ripetizione seriale di rituali Indiani a lui particolarmente familiari, trasformando così la nozione di tempo in un eterno ritorno. La rappresentazione formale si manifesta attraverso un simbolismo essenziale che rompe i confini temporali e spaziali nei quali l’opera è inserita.
Le strutture post-minimaliste si fondono con forme archetipiche, combinando cultura occidentale ed extra occidentale, armonizzando la razionalità pragmatica tipicamente occidentale con riflessioni più trascendentali. Ciò che maggiormente affascina e stupisce del suo lavoro è l’abilità con la quale la dimensione spirituale viene approcciata senza retorica, senza smussare il rigore della ricerca.